Gli anni Ottanta rappresentano un momento particolarmente fecondo sul territorio comasco per l’attivazione di servizi alla persona.
Grazie ad un volontariato molto attivo, iniziano a emergere proposte capaci di generare interventi integrati rivolti soprattutto alla disabilità. La diagnosi dei bisogni del territorio viene così condotta, proprio in questo periodo, da alcuni cittadini, che preoccupati dalla mancanza di soluzioni residenziali per l’assistenza a disabili, si muovono d’intesa con le istituzioni per attivare una comunità-alloggio.
Nasce così nel 1988 a Olgiate Comasco la Cooperativa sociale Arca 88 ONLUS, grazie all’incontro tra famiglie di diversamente abili, volontari e alcuni operatori assistenziali con l’obiettivo di avviare nell’anno seguente la casa-alloggio Arcobaleno a Olgiate Comasco.
Questa ospiterà all’inizio quattro persone e vedrà coagularsi un gruppo di sostegno capace di muovere circa settanta soci, guidati dal principi di gratuità e di attenzione al più debole. L’esperienza si sviluppa negli anni a seguire e la nostra cooperativa si integra con le altre realtà che si occupano di assistenza, partecipando a progetti residenziali innovativi che nel decennio successivo si tradurranno nella costituzione di strutture “a misura di bisogno”. Verranno quindi attivati ben tre minialloggi per persone disabili con sufficienti capacità di gestione della propria casa, affiancati da educatori e inserite nel normale contesto sociale.
Queste esperienze offrono maggior autonomia e minori costi sociali, ma richiedono sempre livelli di qualità più alti e che il volontariato da solo non può certo sostenere. La cooperativa si dota quindi negli anni seguenti di professionisti dell’educazione, psicologi e tecnici di assistenza. Il volontariato, come componente vitale e attiva, manterrà parallelamente un’azione di sensibilizzazione del territorio, di promozione per l’aggregazione e lo scambio di esperienze, di progettazione di nuove risposte per i bisogni emergenti (soprattutto relazionali e di organizzazione del tempo libero dei disabili sul territorio).
Nascono così nei quindici anni successivi altri servizi: una seconda comunità-alloggio (la Stella Polare a Binago per otto persone insufficienti mentali), un laboratorio protetto per lo sviluppo di abilità espressive e creative, un laboratorio di utilità sociale inserito nel progetto nazionale Manuzio per la trascrizione di testi e documenti in formato elettronico e liberamente accessibile via Internet.
Inoltre, è stato attuato il programma “Vogliamo la luna” per la differenzazione delle offerte residenziali. Infine, nel 2013 sono partiti varie iniziative e progetti in collaborazione con altre Cooperative di servizi operanti sul territorio.