Le rette alimentano per la quasi totalità le spese di funzionamento della comunità.
Le spese sono composte per più di un terzo da spese di vitto, vestiario, manutenzione, assicurazioni, farmaci, consumi, affitto per la palazzina della casa-alloggio; meno di due terzi sono imputabili alle voci di personale: di queste l’80% per le figure obbligatorie secondo la legge regionale (Piano Socio Assistenziale), un 20% per personale ritenuto indispensabile per garantire un servizio corretto ed efficiente (quali lo psicologo e la consulenza amministrativo-fiscale).
I volontari si affiancano agli operatori e sostengono parte dei turni notturni e le domeniche.
Alcuni specialisti operano a titolo gratuito presso la struttura (come i due medici che sono presenti per circa un’ora a settimana presso la casa-alloggio); altri sono disponibili con costi sostenuti dall’ASL (fisiatra e dentista).
La Cooperativa è sottoposta ad ispezione annuale da parte del Ministero del Lavoro e della Regione Lombardia che certifica il requisito di non-profit (ovvero assenza di lucro). La comunità e i servizi socio assistenziali sono sottoposti a vigilanza da parte dell’Azienda Sanitaria Locale.
Come per tutte le altre cooperative sono presenti i controlli amministrativi e fiscali e sulla regolare tenuta dei Libri Sociali, Inventario, Giornale, IVA, Infortuni, Matricola e così via. Il bilancio è pubblico e si può richiedere alla Camera di Commercio di Como. I verbali pubblici sono depositati presso il Tribunale di Como.
Modalità di accesso ai servizi e procedure di inserimento
Il percorso di pre-inserimento e le procedure elaborate sono codificate e gestite secondo uno schema preciso.
Si
accettano richieste provenienti dei Servizi sociali che con la domanda è
tenuto a fornire il quadro del disabile che si impegna a collaborare
per la stesura e la valutazione del progetto personalizzato, che si
occupa delle questioni amministrative e finanziarie, che fornisce le
risorse specialistiche necessarie.
Servizi, famiglia e disabile devono essere d’accordo sull’inserimento.
La procedura d’ingresso prevede:
- Fase preliminare (raccolta di documenti, anamnesi, valutazione dei servizi sullo stato di salute, diagnosi del bisogno, etc.)
- Fase di pre-inserimento (contatto con la struttura, visita e conoscenza delle attività, spiegazione dell’impostazione della giornata, etc., che può avvenire anche a più riprese)
- Fase di osservazione e di prova (inserimento vero e proprio per un periodo concordato e dove viene condotta un’osservazione delle équipe e la valutazione dell’impatto con la comunità, alla quale seguono incontri per raccogliere i vissuti del neo-inserito e di chi già abita la comunità su problemi emersi, su cambiamenti di impostazione della giornata, etc.)
- Ingresso vero e proprio in comunità (dove si sottoscrivono gli accordi istituzionali, ci si accorda con il disabile attraverso il contratto di partecipazione e si predispone l’intesa con i parenti o con la famiglia).
Il
Responsabile della struttura coordina tutto il processo di inserimento
in stretta collaborazione con i Servizi sociali coinvolti. Sarà cura
dello stesso Responsabile, o di un suo delegato, accogliere l’ospite al
suo arrivo in struttura.
In
caso di accoglimenti problematici (disturbi del comportamento o disturbi
psichiatrichi), è previsto un colloquio preventivo di idoneità della
famiglia con i medici e la psicologa, nonché un eventuale periodo di
prova, di durata da valutare in base alla specificità dei problemi
presentati.