Ospiti, volontari e operatori della cooperativa sociale “ARCA 88” sostengono la necessità di vaccinarsi contro il coronavirus.

Una scelta di serietà per dare serenità e ridurre i pericoli di contagio per i nostri ospiti.
La scelta di vaccinarsi è un atto di responsabilità personale e professionale a tutela delle persone in stato di fragilità.

Non sono mancati anche a noi i timori e le incertezze, rispetto ad una procedura che, seppur si è dimostrata sicura e con sopportabili effetti collaterali, non ha mancato di destare inquietudini per una casistica (invero minimale) di gravi effetti post-vaccinali.

Ma non siamo scesi oggi in piazza a protestare un presunto diritto di libertà individuale, perché la nostra preoccupazione è prendersi cura dei nostri ragazzi, con la stessa attenzione e lo stesso amore di chi si sente “di famiglia e in famiglia”.

I nostri ragazzi hanno il diritto ad avere tutte le garanzie e ogni assistenza per difendere la loro fragile salute: noi condividiamo questo fondamentale valore e ci facciamo carico direttamente della difesa di questo diritto.

Non basta! Non abbiamo rinunciato alle mascherine, alla sanificazione, ad avere una bolla sanitaria, a regolare gli incontri con parenti e amici garantendo il distanziamento: perché la salute di ognuno vale qualche piccola ed efficace limitazione.

Da oggi si accede al posto di lavoro, alle scuole, agli uffici e ai servizi solo con il GREEN PASS.


Noi, che il vaccino abbiamo sperato nei momenti più bui della pandemia, siamo d’accordo con quei 46 milioni di italiani che a tutt’oggi non hanno esitato a vaccinarsi, fidandosi della scienza e con alto senso civico di protezione degli altri oltre che della propria salute.

Liberi dagli effetti peggiori del virus del COVID; liberi dal virus dell’indifferenza e dell’individualismo.